Self Protection
Routing di uno scontro :
- 2° scontro verbale
da un’occhiata troppo intensa o lunga può iniziare una lite, che per evitare, devo distogliere lo sguardo guardando in modo non diretto, come analizzato nel precedente articolo.
se però non siamo riusciti a evitare la progressione della routing di uno scontro alla prima fase, quella dello scontro visivo, solitamente dovremmo gestire la fase successiva : l’ attacco verbale.
L’aggressore potrebbe continuare con un aggressione verbale e dirci ad esempio : cosa hai da guardare ? cerchi guai ? … magari anche intercalando parole offensive della nostra persona e alzando il tono di voce.
In questa fase potete evitare ancora lo scontro restando calmi e rispondendo con voce tranquilla ma determinata :
…. niente pensavo fosse un’altra persona , mi scusi.
Questo contro una persona normale senza cattive intenzioni, chiude la possibilità di un futuro scontro. Se l’ aggressore invece continua :
Potete continuare con altre domande generiche del tipo : ma non ci siamo visti in campeggio l’estate scorsa ? oppure, non sei l’amico di Mario, il cantante ? …. o comunque qualsiasi domanda che lo faccia pensare ed entrare in confusione momentanea.
L’aggressore messo in confusione mentale potrebbe andarsene e non continuare.
Se invece continua il suo attacco verbale :
A questo punto devo cambiare strategia e mostrarmi determinato , facendogli capire che non ho paura e che se continuasse andrebbe incontro a seri problemi. La voce deve restare calma, ferma e sicura.
Posso ribadire che non cerco guai, ma che se sarò costretto sarò determinato nel difendermi.
Fondamentale è lo sguardo, che ora non potete più distogliere dall’aggressore. Anche lo
sguardo deve essere deciso e fisso e per non mostrare nessun turbamento o paura. è bene non guardare direttamente negli occhi l’ aggressore ma ad esempio appena sotto agli occhi dell’avversario. In questo modo l’ aggressore percepisce che lo stiamo guardando senza timore. ma non non abbiamo concesso nessun contatto visivo reale.
A questo punto, se abbiamo controllato la situazione della fase dello scontro verbale, riuscendo a far desistere l’agressore dallo scontro fisico, avremmo vinto senza combattere. in caso contrario dovremmo essere pronti alla fase successiva che analizzeremo nel prossimo articolo.
Nel frattempo per continuare la nostra formazione nel PinPoint Method del Kysuho Institute analizziamo un area Kyusho, molto importante da conoscere per la possibilità di attaccarla con movimenti motori grossolani, movimenti che manteniamo sotto stress e in situazioni di pericolo reale :
– mandibola / MHN 18 / stomaco 5 / stomaco 6
alcune armi di attacco : palmo, Shuto ( nocca polso lato mignolo ), Haito ( nocca base del pollice )
Localizzazione :
MHN 18 : si trova laterale 1 cun ( pollice ) dal punto concezione 24, esattamente dove il nervo trigemino esce dal foro presente nella struttura ossea. Detto anche Nervo Mantoniano è una zona fondamentale per il Kyusho. Attaccato correttamente rende debole il muscolo del collo dallo stesso lato, rendendo facilmente manipolabile l’avversario. Angolo di attacco 45° all’interno e verso il basso, per frizione, colpo o pressione.
Stomaco 5 : si trova davanti all’angolo della mandibola, sul bordo anteriore del muscolo massetere. Angolo di attacco 45° verso l’interno e verso l’alto o il basso. Erratamente quasi tutte le scuole di Kyusho affermano che viene attaccata la nervatura dei nervi facciali, ma da una osservazione medica ( studio fatto a Ronchi ) si può vedere che i nervi facciali sono più in profondità.
Moltiplicatori di forza : per attaccare correttamente questi punti e ottenere un effetto neurologico ( trasmissione di energia/vibrazione ) e non solo balistico ( forza di impatto ) , dobbiamo imparare a muovere il nostro corpo nel modo corretto. Questo è la peculiarità del nostro PinPoint Method, la nostra “salsa speciale”. sei il benvenuto alle nostre lezioni e al nostro programma on line per iniziare a praticare secondo la nostra unica metodologia di insegnamento.
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Buona pratica.
Gianluca Frisan
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