Kyusho Institute Italia PinPoint™ Method BLOG by Gianluca Frisan n°14 : our strengths and our weaknesses …

Mondo Kyusho… alcune metodologie di allenamento nel Kyusho sono sbagliate !!!

dopo 20 anni nel mondo del Kyusho, oggi il mio metodo di allenamento è diverso …. Alleniamo i nostri punti di forza e le nostre debolezze, ma ci alleniamo a essere più forti non più deboli.

L’enfasi sui KO ha spinto varie organizzazioni a esaminare i propri allievi, istruttori e membri richiedendo questa abilità come fine ultimo dell’arte. Ma questo non è il vero obbiettivo dell’arte del Kyusho. è forse l’obbiettivo del Kyusho moderno, dove si guarda anche alla sicurezza legale in uno scontro fisico reale, ma l’arte è nata come arte della guerra e a questo il Kyusho serviva. L’obbiettivo primario era sopravvivere anche quando con l’avanzare dell’età la forza fisica e la gestualità atletica vanno inevitabilmente a calare.

Il problema nasce quando si creano false convinzioni, e si illudono le persone che con il loro tocco faranno cadere ogni avversario senza problemi. Questa possibilità esiste, ma l’allenamento va focalizzato sulle possibilità di fallimento e sulle relative abilità nel cambiare e adattarsi alla situazione proseguendo con un susseguirsi di movimenti e azioni.

spesso ho visto in anni passati, persone poco “sensibili” ai punti di pressione essere messe in disparte agli esami di passaggio di livello, perchè non avrebbero permesso una bella figura alla persona che doveva andare a fare i KO …. non mi è mai piaciuto !

allenarsi con persone resistenti ai punti di pressione è molto più educativo e permette di crescere veramente nel kyusho. Trovare la soluzione anche se la persona non accusa il colpo Kyusho è la vera abilità … ricordandosi che il vero Kyusho funziona al 100 %, ma non è il KO con il tocco leggero che deve funzionare al 100 %.

La pressione psicologica, e il focus sbagliato, allenano le persone a essere deboli e a subire più del dovuto. per non parlare delle fantasie energetiche, che hanno un loro aspetto educativo nello studio e nella sperimentazione ma che non sono assolutamente applicabili in difesa personale reale.

Dobbiamo allenarci ad ottenere il massimo effetto possibile con il minimo sforzo possibile, ma pronti a cambiare e ad adattarci alla situazione e alle reazioni dell’avversario. Non dobbiamo allenarci per essere sensibili al Kyusho ….

c’è sempre uno yin e uno yang, prendere coscienza e sperimentare cosa succede all’interno di noi sotto un’ azione Kyusho e essere in grado di resistere a tale azione.  uno squilibrio da una parte o dall’altra ci renderà deboli nel difenderci dal kyusho, o incapaci di trasmettere la potenza del kyusho nell’attaccare con il kyusho.

Il Kyusho è un arte devastante … ma va allenata correttamente, senza false illusioni.

 

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Kyusho world … some training methods in Kyusho are wrong !!!

after 20 years in the world of Kyusho, today my training method is different …. We train our strengths and our weaknesses, but we train to be stronger not weaker.

The emphasis on KO has prompted several organizations to examine their students, instructors and members requiring this skill as the ultimate art. But this is not the real goal of the art of Kyusho. Is it the goal of the modern Kyusho, where he also looks to the legal protection in an actual physical confrontation, but the art was born as the art of war, and to this the Kyusho needed. The primary objective was to survive even when we age physical strength and athletic gestures are inevitably decline.

The problem arises when you create false beliefs, and are under the illusion that the people with their touch will drop every opponent without problems. This possibility exists, but the training is focused on the possibility of failure and the related ability to change and adapt to the situation continuing with a series of movements and actions.

I have often seen in the past years, little “sensitive” to pressure points to be set apart to the level-up exams, because they would not allow a good impression to the person who had to go for the KO …. I is not I never liked!

train with people resistant to pressure points is much more educational and allows you to really grow in kyusho. Find the solution even if the person is not feeling the pinch Kyusho is the real skill … remembering that the real Kyusho works 100%, but it is not the KO with the light touch that has to function at 100%.

The psychological pressure, and the wrong focus, train people to be weak and to suffer more than necessary. not to mention the energy patterns, which have their educational aspect in the study and experimentation, but that are not absolutely applicable in real self defense.

We have to train to get the maximum effect possible with the least effort possible, but ready to change and adapt to the situation and the opponent’s reaction. We must train ourselves to be sensitive to Kyusho ….

there is always a yin and one yang, become aware and experience what happens inside of us under a ‘Kyusho action and be able to resist such action. an imbalance on one side or the other will make us weak in defending ourselves from kyusho, or unable to transmit the power of kyusho in sticking with kyusho.

The Kyusho is a devastating art … but it should be properly trained, no false illusions.

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Buona pratica.

Gianluca Frisan

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